domenica 8 maggio 2011

"Due più due? A volte fa cinque. A volte fa tre. A volte fa cinque e tre contemporaneamente" (George Orwell, 1984)

Ricapitolando: la più grande democrazia del mondo, tramite informazioni acquisite attraverso la tortura, ha compiuto una operazione militare in territorio pakistano senza il consenso di quello Stato e ha assassinato un essere umano [il terrorista(...?) O.B.L.], peraltro senza alcun processo.

A tutto ciò dobbiamo credere solo perchè l'ha detto il presidente di questa democrazia (B.H.O.), visto non c'è alcuna prova e, tra queste, quella più importante (il cadavere) è stata volontariamente gettata in fondo al mare per sempre.

Oppure ci schiarisce le idee un video dove c'è un tizio con la barba che non somiglia per niente a
O.B.L. (per 7 miliardi di persone è chiaro - ma, si sa... ripeti centinaia di volte a reti unificate che è lui, e diventa veramente lui! - ma nessun giornalista osa sospettare che non lo sia); o un secondo video dove c'è un altro tizio (di spalle! ripeti la parte sottolineata) che guarda O.B.L. alla TV.

02 Maggio - Agorà
(Interventi di Giulietto Chiesa al minuto 13, 32, 44)

03 Maggio - Simone Santini - Clarissa

Obama e Osama. Una faccia, una razza - L'America ha deciso, dunque. Ha rinverdito l'epopea del West in cui ci si faceva giustizia da soli, occhio per occhio. Ma nemmeno questo, in realtà. Almeno ai tempi uno sceriffo con la sua brava stella sul bavero abbozzava un involucro di sistema legale appendendo il farabutto al ramo più alto, come ci ha insegnato Clint Eastwood - ben altra tempra di americano! - e come hanno fatto con Saddam Hussein. Ora nemmeno più quello. Un colpo alla nuca e via, come in un regolamento di conti tra gangster o camorristi. Ma forse i protagonisti della vicenda sono proprio questo.
Di fatto, con l'esecuzione di Osama (ripeto, anche a voler credere alla teoria obamiana del complotto) gli Stati Uniti hanno legittimato il terrorismo. Ricordate le masse popolari arabe in giubilo e mostrate in tv (per lo più false, oltretutto) alla notizia della caduta delle Torri gemelle? In cosa differiscono gli esultanti newyorchesi alla notizia della morte di Bin Laden?

04 Maggio / La saga di OBAMA-OSAMA - Tanti lettori scrivono in queste ore a Giulietto Chiesa, intanto che si rincorrono una dopo l'altra tante versioni ufficiali contrastanti sulla morte di Osama bin Laden, tutte prese per buone dalla stampa mainstream in un clima orwelliano, ma più veloce e sincopato rispetto al libro "1984". Vi proponiamo qui alcune di queste lettere e la risposta di Giulietto Chiesa, che pone in modo drammatico la questione della possibile guerra: una guerra futura, ma già presente nella testa del sistema della comunicazione.

04 Maggio - La grande offensiva dell'Impero - Una e-mail di un lettore, seguita dalla risposta di Giulietto Chiesa

04 Maggio - Simone Santini - Clarissa
Tutti pronti per gli Osamaleaks? "asini che volano". Stavolta gli sceneggiatori della CIA hanno davvero esagerato

04 Maggio - Barbara Spinelli - Repubblica
Il Mostro di Al Qaeda -
l'uccisione di Bin Laden crea nelle menti più sconcerto che chiarezza, più vertigine che sollievo

06 Maggio - Giulietto Chiesa ospite di Uno Mattina

06 Maggio - Antonio Cassese - Repubblica
le tre violazioni americane
-informazioni acquisite attraverso la tortura
-compiere una operazione militare in territorio pakistano senza il consenso di quello Stato
-violazione di un principio fondamentale di civiltà giuridica: uno Stato democratico non può trasformarsi in assassino

08 Maggio - Giulietto Chiesa - Megachip
George-Barack O’bush - 11 settembre e Osama: dal verosimile all’inverosimile

08 Maggio
- Pino Cabras - Megachip
2+2=5. La fabbrica orwelliana degli Osama - Possibile che tutto quel che abbiamo ora di Bin Laden è un morto senza più un corpo e dei video senza suoni, quando anche un
telefonino da 50 euro è in grado di fare registrazioni decenti?