lunedì 17 marzo 2008


Indegno

Quello che sta succedendo in Cina in questi giorni è veramente riprovevole, ma potrebbe stupirci fino ad un certo punto. Guardiamo invece a casa nostra, o più in generale a casa dei paesi cosiddetti sviluppati: qual'è stata la reazione dei nostri politici? Inesistente. Questo è veramente scandaloso, ma anche qui non ci si stupisce più di tanto: qualche mese fa in Dalai Lama è stato in Italia e indovinate chi è stato l'unico personaggio a riceverlo? Il Presidente della Repubblica? Il Presidente del Consiglio? Il Presidente della Camera? Del Senato? Il Ministro degli Esteri? Degli Interni? Il Papa?


Come è accaduto per paesi che lo hanno precedentemente ospitato, anche sull'Italia si è abbattuta l'ira della Cina: l'ambasciatore del dragone ha fatto sapere di non gradire assolutamente la visita del leader tibetano, e si è detto pronto a mettere in moto tutti i mezzi per guastare la festa alle imprese italiane in Cina, per esempio deviare l'Expo 2015 da Milano a Smirne.

Anziché accogliere a braccia aperte il prestigioso premio Nobel per la Pace tibetano, ecco allora che le istituzioni italiane iniziano a tentennare: che fare con l'ospite che scotta? All'improvviso le agende si riempiono d'impegni per non doverlo incontrare, in una corsa allo scaricabarile di stile tipicamente italiano. Anche il Vaticano, intanto, smentisce un precedente annuncio secondo il quale Benedetto XVI avrebbe incontrato il Dalai Lama.

Precedentemente il Dalai Lama era stato ricevuto dal presidente Usa George W.Bush alla Casa Bianca e dal cancelliere tedesco Angela Merkel, sebbene a titolo privato (anche loro pusillanimi, ma non quanto gli italiani)

Per il Papa c'è da aggiungere che inoltre lui è anche ostaggio della sua cecità riguardo al dialogo interreligioso e sta facendo di tutto per distruggere quanto aveva fatto a riguardo il suo predecessore.

Gli altri non sono più forniti di pensiero autonomo e sono ostaggio del potere economico delle multinazionali (altrimenti non si spiegherebbe perchè facciamo scambi commerciali e accordi vari con un paese che non rispetta i diritti umani nè le nostre regole del mondo del lavoro. Sia per quanto riguarda le persone che i prodotti). Quindi non si sognerebbero mai di fare qualcosa che metta in cattiva luce i rapporti con la Cina.Per la cronaca l'unico a ricevere il Dalai Lama è stato Beppe Grillo.