giovedì 11 maggio 2006

Non so dire se ero più sconcertato dalla proposta di Massimo D'alema Presidente della Repubblica o più terrorizzato dal fatto che ciò accadesse realmente. Non si può dimenticare che per colpa sua ci siamo dovuti tenere lo psiconano per 5 anni: Lui che è un politico si è fatto fregare da un non politico con giochetti tipo Bicamerale e Co. 'dimenticandosi' di fare uno straccio di Legge sul conflitto di interessi. Inoltre, qualcuno che ne sa più di me (Marco Travaglio), ricorda che ci sono delle faccende poco chiare che riguardano il personaggio, altre invece sono chiarissime e dovrebbero impedirgli di fare il Presidente della Repubblica (approfondimenti, anche qui e qui). La situazione è stata aggravata dal gravissimo errore di Fassino che ha proposto D'alema all'opposizione presentando un 'programma' (voto subito in caso di crisi, evitare cortocircuito tra giustizia e politica, massima intesa in politica estera, favorire il confronto dopo il Referendum), come se si dovesse garantire con qualcosa il fatto che un ex-PCI ricoprisse quella carica. Stiamo scherzando? L'unico programma del Presidente della Repubblica è la COSTITUZIONE!

D'Alema sarebbe stato il Presidente perfetto per Berlusconi (il quale ha accentuato lo scontro proprio per impedire il dialogo e favorire la candidatura unilaterale dell'Unione, D'Alema appunto): avrebbe potuto gridare al regime Comunista per sette anni ed essere contemporaneamente garantito sotto tutti i punti di vista, come D'Alema gli ha dimostrato nelle precedenti occasioni.Inoltre D'Alema è stato ed è attualmente tra i leader di un grosso partito (quindi sempre nel bel mezzo dei giochi di potere), cosa che mal si addice ad un Presidente della Repubblica

In tutto questo sono emerse le opinioni su Giorgio Napolitano tutt'altro che omogenee della 'cosiddetta' CdL (vigilate): Posizioni iniziali: UDC: nettamente favorevole; AN: favorevole; FI: in attesa; Lega: nettamente contro. Quando UDC e AN stavano per convincere FI, la Lega ha posto il veto ('crolla la CdL') convincendo FI e dando gioco facile ai 'colonnelli' di AN che hanno messo Fini in minoranza nel partito. L'UDC sfocia nel grottesco ('è un errore non votare Napolitano', ma votano anche loro scheda bianca, passando attraverso il seggio a velocità folli per far capire che non hanno avuto il tempo di scrivere niente). Il risultato apparente (che secondo me coincide con quello reale) è che AN e UDC continuano ad essere ostaggio della Lega (FI poco perchè spesso coincidono le opinioni e spesso ottengono fedeltà assoluta in cambio). Naturalmente parlo dei fatti, perchè a parole si differenziano tutti...

Detto questo Giorgio Napolitano era il mio candidato preferito da prima delle elezioni politiche e sono a dir poco contento che ce l'abbia fatta. Giovanissimo ha fondato un gruppo antifascista e partecipato a numerose azioni della resistenza contro i nazisti. Nel PCI ha fatto parte della corrente dei 'miglioristi' (destra PCI riformista) ed ha appoggiato la svolta del 1989. Il suo 'Profilo Istituzionale' non è mai stato messo in discussione da nessuno, visto che è emerso in modo netto in tutte le cariche che ha ricoperto. Nel centro-dx non sono riusciti a trovare nessuna macchia nella sua storia, tant'è che hanno saputo dire solamente che non gli è piaciuto 'il metodo' [Tra l'altro, dopo il ritiro di D'alema e la proposta nel supervertice letta-casini-fini/levi-fassino-rutelli di quattro candidati da parte della CdL (ma non spetta all'opposizione proporre...), c'è stata l'obiezione da parte dell'Unione: come mai nessun DS? Risposta CdL: solo per non offendere D'Alema, ma non c'è nessun pregiudizio. Quindi l'Unione, proponendo Napolitano, ha semplicemente raccolto l'invito della CdL, dov'è che è sbagliato il metodo?]. Poi parole di apprezzamento da molti settori importanti anche prima della sua elezione: sindacati, confindustria, ambienti religiosi (anche il Vaticano, e non è poco essendo un ex-PCI...), sindacato di Polizia ('il miglior Ministro dell'Interno degli ultimi vent'anni'). Berlusconi nel 1994 andò al suo banco per congratularsi del suo discorso, in cui aveva indicato "una linea di confronto non distruttivo tra maggioranza e opposizione" dopo il suo discorso da Presidente della Camera. Inoltre ha ricoperto in modo determinante e impeccabile (in continuità con la sua storia) la Presidenza della Commissione Affari Costituzionali nel Parlamento Europeo dal 1999 al 2004 e, quando aveva già deciso di dedicarsi ai nipoti, è stato nominato senatore a vita da Ciampi.

Dulcis in fundo Giorgio Napolitano ha un portamento veramente nobile e un inglese impeccabile. E poi chi se lo può permettere un Presidente con l'hobby della poesia (pubblicati dei sonetti)? In questo momento sono veramente orgoglioso di essere italiano.

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Non poso fare altro che leggere e sottoscrivere quanto detto. Veramente parole d'oro.

12 maggio, 2006 21:28  
Anonymous Anonimo said...

condivido tutto quello ke hai scritto :) e cmq hai ragione, il discorso di Napolitano è bellissimo!

16 maggio, 2006 22:33  
Blogger fuocoamare said...

...e che discorso che ha fatto! Non la solita paranoia retorica, si è preso le sue responsabilita parlando del paese in cui viviamo oggi. Il discorso integrale lo trovate qui:
http://www.ansa.it/main/notizie/rubriche/approfondimenti/20060515171533919898.html

17 maggio, 2006 01:28  

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